Comunità energetiche rinnovabili: arriva l'approvazione dell'UE

Finalmente il via libera dell'Ue sul decreto italiano per le Comunità Energetiche.
Comunità energetiche rinnovabili: arriva l'approvazione dell'UE

F.lli Franchini srl è impegnata dal 2005 a promuovere l'importanza degli "impianti sostenibili", attraverso un'ampia gamma di servizi per la produzione di energia rinnovabile (come il fotovoltaico). Grazie alle nostre competenze e alla nostra professionalità acquisita nel tempo, siamo in grado di offrire soluzioni personalizzate per lo sviluppo delle comunità energetiche, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità e riduzione dell'inquinamento atmosferico. Crediamo quindi che le comunità energetiche rappresentino un'innovativa soluzione per la gestione energetica.

La condivisione dell'energia prodotta, infatti, consente ai membri della comunità di ridurre notevolmente i costi di installazione e gestione degli impianti, oltre ai costi energetici. Questo perché, disporre di un unico impianto a servizio di più abitazioni o attività, permette di godere dei suoi vantaggi anche a quegli edifici che non dispongono di superfici adatte all'installazione di un impianto fotovoltaico. Si pensi, per esempio, ai condomini, agli alberghi, agli edifici con tetti con esposizione limitata o alle aziende con uno spazi ridotti rispetto alla potenza da installare.

ll nuovo decreto, come evidenziato dal Mase, è incentrato su due misure: una tariffa incentivante sull’energia rinnovabile prodotta e condivisa e un contributo a fondo perduto. La potenza finanziabile è pari a 5 GW complessivi, con un limite temporale a fine 2027. È inoltre previsto per le Comunità realizzate nei comuni sotto i 5.000 abitanti, un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili, in relazione all’investimento effettuato per realizzare un nuovo impianto o per potenziarne uno esistente.
Questa particolare misura è finanziata con 2,2 miliardi dal Pnrr e ha l’obiettivo di realizzare una potenza complessiva di almeno 2 GW fino al 30/06/2026. Il contributo a fondo perduto potrà essere cumulato con la tariffa incentivante entro limiti definiti.

Tariffa incentivante

Il decreto legislativo n. 199 del 2021 stabilisce che l’incentivazione dell'energia elettrica prodotta da impianti FER (Fonti Energetiche Rinnovabili) e inseriti in configurazioni di autoconsumo per la condivisione dell'energia, può essere riconosciuta a:

Comunità energetiche rinnovabili, che possono essere formate da cittadini, piccole-medie imprese, enti pubblici o associazioni locali.
Sistemi di autoconsumo collettivo da fonti rinnovabili (chiamati anche sistemi di comunità energetiche), che permettono a più utenti di condividere l'energia prodotta dalle fonti rinnovabili e di utilizzarla per le proprie esigenze.
Sistemi di autoconsumo individuali di energia rinnovabile a distanza che utilizzano la rete elettrica di distribuzione (consentono ai consumatori di produrre la propria energia pulita utilizzando fonti rinnovabili e consumarla direttamente nella propria abitazione o attività senza doverla acquistare dalla rete elettrica).

In ogni caso, la potenza dei singoli impianti non può superare 1 Megawatt.

La procedura di accesso alla tariffa prevede che la CER sia costituita prima delle domanda ed una domanda al Gse da presentare entro i 120 giorni successivi alla data di entrata in esercizio degli impianti. Per quel che riguarda il contributo Pnrr del 40% a fondo perduto, invece, le Cer devono risultare costituite alla data di presentazione della domanda di accesso e l’avvio dei lavori deve essere successivo alla data di presentazione della richiesta.
Necessario poi il possesso del titolo abilitativo e del preventivo di connessione alla rete, ove previsti. Le Cer devono quindi essere in esercizio entro fine giugno 2026, mentre i contributi saranno riconosciuti entro il 31 dicembre 2025. Quanto ai limiti del costo di investimento massimo per il contributo in misura massima del 40%, sono:

  • 1.500 €/kW, per impianti fino a 20 kW;
  • 1.200 €/kW, per impianti di potenza superiore a 20 kW e fino a 200 kW;
  • 1.100 €/kW per potenza superiore a 200 kW e fino a 600 kW;
  • 1.050 €/kW, per impianti di potenza superiore a 600 kW e fino a 1.000 kW.

Il primo passo per la realizzazione di una CER, dopo l’individuazione dell’area interessata alla costruzione dell’impianto e della cabina primaria, è l’atto costitutivo del sodalizio, che dovrà avere come oggetto sociale prevalente i benefici ambientali, economici e sociali

Spese ammissibili agli incentivi CER

  • Realizzazioni di impianti alimentati da fonti rinnovabili
  • Fornitura e posa in opera dei sistemi di accumulo
  • Acquisto ed installazione di macchinari, impianti e attrezzature hardware e software
  • Opere edili strettamente necessarie alla realizzazione dell'intervento
  • Connessione alla rete elettrica nazionale

Spese finanziabili fino al 10% dell’importo ammesso a finanziamento:

Studi di prefattibilità e spese necessarie per attività preliminari
Progettazioni, indagini geologiche e geotecniche
Direzione lavori e sicurezza
Collaudi tecnici e/o tecnico-amministrativi, consulenze e/o supporto tecnico-amministrativo essenziali all’attuazione del progetto.

Ma cosa sono le Comunità Energetiche Rinnovabili - CER?

Una comunità energetica rinnovabile è un soggetto giuridico, autonomo e con partecipazione volontaria (Risoluzione AdE n. 18/2021). L'obiettivo principale di una comunità energetica è quello di promuovere l'autoconsumo e lo scambio di energia tra i suoi membri, al fine di aumentare l'efficienza energetica e ridurre le emissioni di gas serra. Questo modello si basa sulla partecipazione attiva dei cittadini e sulla produzione di energia da fonti rinnovabili locali, come impianti fotovoltaici o eolici.

Come funziona una comunità energetica?

La partecipazione alle comunità energetiche è aperta a tutti, anche a chi non è in possesso di un impianto (i cosiddetti consumer), purché i punti di immissione e prelievo siano ubicati su reti elettriche sottese alla stessa cabina di trasformazione Media/Bassa Tensione. La condivisione dell'energia prodotta da FER deve avvenire attraverso la rete distributiva esistente con lo scopo dell’autoconsumo istantaneo anche con l’ausilio di sistemi di accumulo. Uno dei principali obiettivi delle comunità energetiche è quello di ridurre le emissioni di gas serra. Questo viene raggiunto attraverso l'utilizzo di fonti di energia rinnovabile e la riduzione del consumo energetico. Ciò non solo riduce l'impatto ambientale delle fonti di energia tradizionali, ma contribuisce anche alla diversificazione delle fonti energetiche e alla sicurezza dell'approvvigionamento.

In conclusione, le comunità energetiche rappresentano una soluzione concreta per affrontare le sfide del cambiamento climatico e della transizione verso un sistema energetico più sostenibile.

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